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LA MAPPA EMOTIVA DEI CICLI MESTRUALI©
Di Donatella Ponterio Psicologa – Antropologa Prenatale

Ho ricevuto lo stimolo a creare questa tecnica terapeutica basata sul monitoraggio dei cicli mestruali durante lo svolgimento del mio lavoro clinico di sostegno alle donne che venivano alla mia attenzione perché tormentate da una rabbia ingestibile, o socialmente evitate per il loro carattere indomabile e ribelle, o soggette a soprusi in quanto incapaci di mettere confini all’invadenza e alla violenza altrui, in particolare quella del genere maschile, fino ai casi più gravi di donne estremamente aggressivo-distruttive.

Presentandosi questi tipi di “tormenti” sempre associati a sintomi psicosomatici ho, da subito, iniziato a lavorare con un approccio corporeo tenendo molto in considerazione la storia clinica del soggetto in tutto il suo processo di individuazione sessuale, a partire del periodo pre-pubere, quindi includendo nell’anamnesi tutti i disturbi endocrinologici legati al ciclo mestruale e mettendoli in relazione al comportamento sia intimo che sociale, mantenendo una costante comunicazione con lo specialista laddove era già in corso una terapia medica.
Partendo tuttavia dalla mia esperienza analitica personale, ed essendo fermamente convinta che qualunque intervento farmacologico atto ad intervenire sulla modificazione dell’alterazione ormonale, è fondamentale ma non sufficiente a riportare in armonia l’equilibrio psico-fisico-sociale di tali pazienti, ho pensato di associare un sostegno riabilitativo di tipo comportamentale aiutando le donne a monitorare il loro ciclo attraverso la regolare annotazione (con l’aiuto di calendari e diagrammi), delle emozioni connesse ai periodi PRE-OVULATORIO, OVULATORIO, PREMESTRUALE E MESTRUALE, nonché degli EVENTI positivi o drammatici della loro storia passata, recente ed attuale mettendole così nelle condizioni di acquisire un metodo di auto-monitoraggio che le portasse ad essere in grado di costruire la loro mappa emotiva del ciclo mestruale©, di straordinaria utilità nella gestione delle attività quotidiane sia fisiche che intellettuali e soprattutto preziosa nella gestione del tono dell’umore e delle disforie o dei lievi disturbi della personalità laddove siano di impedimento ad una armonica vita relazionale nella coppia, nella famiglia e nell’ambiente di lavoro.
Questo metodo viene utilizzato in gruppi specifici di sole donne dove si condividono e si monitorano i vissuti personali stendendo la propria mappa fino a diventare pian piano coscienti dei propri meccanismi psichici, del proprio temperamento neuro-ormonale, delle proprie modalità di risoluzione dei problemi, senza mai scinderli però dal lavoro fondamentale di AUTOPERCEZIONE e AUTOCONOSCENZA CORPOREA. E’ di estrema efficacia terapeutica poter inquadrare i propri squilibri emotivi sapendo che non ci si deve necessariamente colpevolizzare per essi in quanto per ognuno esiste una motivazione d’essere fisica.
Per la psicologia femminile e per la cultura tradizionale in cui siamo tutte cresciute, il senso di colpa ha un influenza dominante sullo sviluppo psicologico a partire dalla vita prenatale fino alla vecchiaia e ben oltre la fine del ciclo mestruale. In verità ho sperimentato che per le donne il ciclo non ha fine con la menopausa o la fine del sanguinamento mensile, perché il ciclo emozionale non ha mai fine.
Ritengo che questo lavoro sia di grande importanza specialmente in questo momento in cui hanno una forte rilevanza sociale tutti gli interventi terapeutici che abbiano lo scopo di prevenire i disagi psichici gravi e gli atti criminosi i quali hanno come unico comune denominatore l’alterazione del CLIMA EMOZIONALE (individuale, familiare, coniugale) considerato oggi dai massimi esperti di criminologia e psicopatologia il maggiore fattore di rischio nonchè il primo presupposto delle azioni auto ed etero-lesive seppure classificate IMPREVEDIBILI. Secondo L’ontogenesi dell’imprevidibilità dei comportamenti (i cosiddetti comportamenti considerati non razionali), il primo fattore di rischio è l’inquinamento passato o recente del CLIMA EMOZIONALE in cui un individuo è immerso nella sua vita quotidiana.

La mia preparazione psicologica umanistico-esistenziale e la mia esperienza personale e clinica nel campo del lavoro corporeo, mi hanno aiutato a costruire un protocollo anamnestico basato sui vissuti emotivi a partire dalla vita prenatale e sui dati familiari e sociali, che può essere usato separatamente o contestualmente ad un protocollo ginecologico ed endocrinologico.
Il Ciclo Mestruale è il dono più completo e sofisticato che la natura ha messo a disposizione di noi donne. Da molte di noi non è considerato sempre come un dono, piuttosto a volte un “fastidio” o solamente il mezzo per diventare madri un giorno.
Eppure questo dono prezioso, questa Armonia di ormoni ed emozioni che regola il nostro umore, protegge i nostri organi genitali dalle malattie e dal cancro, la nostra pelle dal tempo e il nostro cuore dall’affanno è molto, molto di più.
E’ una danza. E’ la nostra danza. Una danza che bisogna imparare perché regola anche il nostro comportamento quotidiano e profondo, stimola o blocca le nostre scelte di vita e regola i nostri impulsi libidici, cioè la nostra pulsione verso la Vita e di conseguenza anche i nostri rapporti con gli altri. Solo il corpo femminile è dotato di questo strumento ciclico che sin dalla notte dei tempi è il simbolo della capacità della vita (e del Pianeta Terra) di rinnovarsi secondo il ciclo di Vita-Morte e Rinascita secondo i ritmi scanditi dalle lunazioni e dal moto terrestre intorno al sole. Il ciclo di maturazione del corpo luteo ripercorre in 28 giorni le stesse fasi lunari si può dividere in 4 settimane (che corrispondono, nell’arco della vita della donna anche alle sue 4 fasi evolutive nonchè a 4 grandi archetipi della Psiche Femminile):

Al centro di queste 4 fasi sta la fase della MADRE che accade intorno alla fase ovulatoria solo se la donna viene fecondata dal seme di un uomo, ma anche di un progetto materiale o spirituale che sia.

Ritengo importantissimo per le donne conoscersi anche trascorrendo del tempo con altre donne con cui condividere emozioni e dubbi o indicazioni su strade già percorse o “da non percorrere”, come ritengo importante, quando si è pronte, trasmettere queste informazioni alle giovinette e ad altre donne, ma soprattutto agli uomini che desiderano conoscere come funzioniamo per migliorare la loro relazione con il femminile.
Nel 2008, cioè ancora oggi, il livello evolutivo umano è basato sulla volontà di dominio ed è centrato sull’odio interno.
In questo gruppo, il lavoro parte dalla conoscenza delle “radici” della memoria e della guarigione (vita prenatale), ed è un manuale di viaggio nella memoria delle cellule e nel corpo femminile della terra e della donna, che è essa stessa come noi tutte, utero e pulsazione nell’Universo. Ogni scoperta è unica e diventa patrimonio condiviso……a disposizione delle altre donne. Se sei interessata, puoi inviare i tuoi scritti o pensieri sulla tua vita nei Cicli. O puoi chiederci i dettagli del metodo.

Scrivi a info@donneincammino.it, sarai la benvenuta.

Donatella Ponterio