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Il 26 e 27 Luglio 2008 si è tenuto a Catanzaro il seminario introduttivo sulla salute della donna sul tema “ Il corpo, le emozioni ed i processi di guarigione secondo una prospettiva di genere” organizzato dalla Associazione DONNE IN CAMMINO, la Scuola di Salute Olistica Spagnola “CONSUELO RUIZ” che ha voluto fondare la sua sede italiana in Catanzaro, in collaborazione con la COMMISSIONE REGIONALE PARI OPPORTUNITA’ , presieduta dalla Dottoressa ANTONIA LA NUCARA che ha aperto i lavori.

Due giorni intensi di viaggio personale con l’aiuto della scienza medica e psicologica attraverso le più comuni “credenze” di che cosa sia realmente la malattia, la guarigione, e di quali sono le reali risorse fisiche ed emotive che il nostro corpo - in particolare quello delle donne - mette in campo per difendersi e reagire di fronte ad un “insulto”, sia esso di natura fisica, psichica o sociale. Soprattutto è stata una occasione per fare il punto sui modelli di cura moderna, su quanto siano realmente basati su evidenze scientifiche piuttosto che su prassi consolidate dalle necessità dettate dalle organizzazioni sanitarie e dal giro di affari ad esse collegate, e su quanto i metodi di cura siano centrati sul rispetto della persona anche in base alle differenze proprie del genere maschile o femminile.

Dopo la visita dei rappresentanti delle istituzioni locali (hanno portato i loro saluti ed il loro impegno ad approfondire la tematica l’assessore alla Pubblica Istruzione, del Comune di Catanzaro Danilo Gatto, l’assessore ai Servizi Sociali Nicola Ventura, a cui si è unito più tardi assieme ai saluti delle presidenti dei Club Cittadini che hanno contribuito alla diffusione dell’iniziativa Dott.ssa Gabriella Albano (Associazione DONNE MEDICO) e la Presidente Eugenia Gallo (Sez. FIDAPA d Catanzaro) il contributo della nuova Presidente dell’amministrazione provinciale Wanda Ferro che ha sottolineato l’importanza di stabilire delle nuove regole per risolvere i problemi di salute delle donne e di come l’amministrazione da lei presieduta intende occuparsene, sono iniziati i lavori con l’ introduzione al concetto di salute olistica tenuta dalla Doctora Maria Fuentes, direttrice della Scuola spagnola con cui l’Associazione di Donne In Cammino in collaborazione con la commissione regionale Pari Opportunità ha creato una partner-ship europea.

I partecipanti hanno potuto iniziare un viaggio di conoscenza delle differenze tra la medicina organicistica e quella olistica, cioè centrata sulla persona nella sua unità tridimensionale composta di mente, corpo e spirito, mentre venivano illustrate le diverse fasi dei cicli di vita di ognuno di noi, a partire dal periodo prenatale.

Secondo la metodologia illustrata dalla psicologa calabrese Ponterio, docente della Scuola spagnola, l’indagine conoscitiva delle persone che chiedono di essere curate (anamnesi) dovrebbe partire dalla storia dell’individuo inserito nel suo contesto familiare, a partire dal periodo del suo concepimento fino all’età adulta, dato che è nella sua storia e nella memoria fisica di essa che stanno i “segreti” delle reazioni psico.somatiche, tanto connesse con le cause delle malattie moderne. Ambedue le docenti hanno illustrato scientificamente ed appassionatamente le motivazioni per cui è necessario oggi più che mai proteggere prima di ogni cosa i momenti della vita “primaria” (concepimento, gravidanza, parto ed allattamento) in quanto eventi in continuum strettamente legati alla vita sessuale ed affettiva della donna e della coppia, che se disturbati, provocano alterazioni nell’equilibrio fisico, psichico e relazionale e causano differenze sostanziali nella secrezione di importanti ormoni che sottostanno non solo al funzionamento ottimale della nostra “macchina meravigliosa” (per usare un termine usato da una delle educatrici partecipanti) ma soprattutto ai legami originari di affiliazione, di approfondimento dei legami affettivi (incluso l’innamoramento) eventi che stanno evidentemente alla base della tanto ricercata “felicità umana” e della salute psico-fisica che NON SI PUO’ CURARE SOLO CON LE MEDICINE, ma che si cura anche con le relazioni tra persone, incluse quelle tanto poco analizzate tra i medici ed i loro pazienti.

I momenti più appassionanti del corso si sono creati durante le lezioni della Doctora Fuentes sulla “antropologia della salute”, ovvero sulla spiegazione di come il sistema di credenze (cultura, società, e religione ), unitamente a quello che siamo (biologia) quello che pensiamo (mente), risultano poi in quello che agiamo (creatività) e di quanto questi fattori siano fortemente influenzati dalle differenze di genere, dalle diverse funzioni cerebrali e dal funzionamento della biologia femminile e maschile (donatella ponterio).

I partecipanti (operatori sociali e sanitari, educatori, e genitori) insieme alle stesse commissarie di parità del nostro consiglio regionale, che non solo sono state una importante presenza politica di sostegno, ma che si sono – fatto STORICO secondo la nostra esperienza – coinvolte fino alle ore 20 della domenica sera, in prima persona, (sfatando così finalmente il mito dei politici che fanno solo “presenza elettorale”), ed hanno potuto sperimentare praticamente la validità del nuovo approccio terapeutico allenando la mente ed il corpo con gli esercizi proposti dalle due docenti, per mettere in pratica le proposte di auto-conoscenza, rilassamento profondo ed interscambio con gli altri COME FATTORI FONDAMENTALI PER RIPRISTINARE LO STATO DI SALUTE ALTERATO DALLA MALATTIA.

Si è volutamente cercato di creare nel corso con un nuovo atteggiamento mentale ed affettivo “UN AMBIENTE CHE CURA”, proprio per sottolineare la differenza con gli ambienti in cui normalmente i “MALATI E LE MALATE” chiedono aiuto o trascorrono la loro convalescenza, senza alcun riguardo per il loro mondo affettivo cosa che – e questo oggi è scientificamente provato – influisce pesantemente non solo sulla prognosi di ogni malattia, ma sulle sue stesse origini.

Secondo il metodo della Scuola “Consuelo Ruiz” la malattia è anche un messaggio del corpo che segnala un disagio da codificare ed è, per questo, una opportunità e non solo un problema. Si è data molta importanza alla condivisione, alla creazione di momenti di empatia, sotto la spinta delle evidenze scientifiche che dimostrano che il benessere ambientale ed affettivo modificano sostanzialmente il cammino dello stress che sta alla base dei cambiamenti ormonali che alterano il funzionamento naturale del corpo, secondo il modello psicosomatico (Maria Fuentes), e dunque diventano il substrato necessario a qualsiasi tipo di approccio terapeutico, in quanto la terapia viene sia trasmessa che recepita DA PERSONE, le cui modalità relazionali influenzano la manifestazione dei sintomi e lo stesso decorso della malattia dei pazienti (donatella ponterio)

E’ emerso dunque chiaramente che la preparazione psicologica dei terapeuti (medici e non medici) sta alla base della cosiddetta “buona pratica in medicina”, e che deve essere insegnata da chi già pratica secondo questi principi, essendo la “formazione umana” affatto scontata nei nostri centri di alta formazione e cultura.

Il corso si è tenuto nella cornice tranquilla e sobria dei nuovi locali dell’Istituto Industriale “E. Scalfaro”, in pieno centro di Catanzaro. Nonostante le numerose tematiche femminili previste dal programma del corso, erano presenti anche partecipanti uomini, padri di famiglia che hanno scoperto con interesse (e riconosciamolo, anche da “pionieri”) quante informazioni bisognerebbe conoscere delle donne e degli uomini per sfatare miti, diminuire le distanze affettive e prevenire “l’aggressività tra i due sessi” che spesso risulta strettamente collegata all’ignoranza delle reciproche differenze.

Insomma un corso sulla vera prevenzione socio-sanitaria a 360° GRADI che ci auguriamo veda più spesso presenti di nuovo sul nostro territorio “di un altro SUD dell’europa” che – come è stato spiegato dalla gentile dottoressa della Scuola “Consuelo Ruiz” (Maria Fuentes) - condivide con il sud della Spagna molte più realtà sociali e sanitarie di quanto si possa immaginare, e si inserisce positivamente nei progetti di interscambio europeo così necessari e fecondi in questo particolare momento storico e politico.

I commenti finali delle commissarie di parità (erano presenti 4 rappresentanti: la vice-presidente Nuccia Carrozza, le coordinatrici d’area Antonella Casentino, Antonella Folino e Donatella Mari e) dopo l’esperienza di condivisione e la cerimonia di consegna degli attestati europei di partecipazione al corso, non sono stati solo di rito, in perfetta linea con la loro partecipazione sentita ed emozionata.

La Dott.ssa Lanucara, dopo aver ringraziato dal cuore la docente spagnola per la passione con cui collabora e sostiene il lavoro del gruppo italiano “DONNE IN CAMMINO” che si è fatto promotore di questo approccio pionieristico in Calabria, ha detto che il metodo di questa scuola <> oggi che i ruoli sono così confusi e soffocati dalla La Dott.ssa Lanucara, dopo aver ringraziato dal cuore la docente spagnola per la passione con cui collabora e sostiene il lavoro del gruppo italiano “DONNE IN CAMMINO” che si è fatto promotore di questo approccio pionieristico in Calabria, ha detto che il metodo di questa scuola <> oggi che i ruoli sono così confusi e soffocati dalla “diffidenza di genere”.

La commissione regionale ha già aperto un tavolo di concertazione sulla MEDICINA DI GENERE con l’obiettivo di aprirne uno per ogni provincia calabrese proprio sulla base dei temi trattati nel corso, perché, ha aggiunto la Presidente: I corpi degli uomini e delle donne vanno curati con attenzione alla felicità ed alla cura del benessere individuale e familiare. La commissione vuole essere “la sponda” politica che raccoglie l’invito della Scuola spagnola e dell’Associazione calabrese di donne che la rappresenta in Italia, perché i temi dibattuti in questo primo incontro diventino punto di attenzione per chi gestisce la cosa pubblica.

L’avervi conosciuto mi ha dato tanto. Mi sono riconosciuta e sono stata riconosciuta e confermata nel mio corpo e nelle mie intuizioni. Il vostro motto “Vivi quello che senti e dove lo senti” è straordinario. Ci avete fatto un dono che ci dà forza. Una volta di più abbiamo compreso che la medicalizzazione del corpo e dei vissuti delle donne è un “affare”, e continueremo a lavorare perché i luoghi del corpo non siano terreno di potere per altri.

Ed ha aggiunto :Sono nell’età della saggezza, secondo i cicli della donna così come li avete insegnati voi, e quando una cosa è buona, come quella che stiamo facendo qui oggi, diventa SACRA. Nella società prima di tutto io porto il mio corpo, gli uomini portano il loro corpo: DOBBIAMO CREARE LUOGHI CHE ACCOLGANO QUESTI CORPI, al di là dei “corridoi dei passi perduti della politica”. Nell’organizzazione di questo primo corso introduttivo, noi abbiamo rispettato l’autonomia dell’Associazione DONNE IN CAMMINO che ci ospita, pur collaborando con essa. Lo spazio individuale VA CURATO RICONOSCIUTO ED ESIGE RISPETTO, da tutti, siano essi figli, compagni, amici, genitori e colleghi! Alla politica manca lo stile, il sentimento ed il rispetto delle persone al di là del fatto che da esse si ricevono i voti.

Oggi la funzione derivante dal potere acquisito li trasforma spesso in “mostri” della politica. L’80% della spesa sanitaria calabrese è dedicata alla sanità, e non sempre questi soldi sono gestiti ed investiti “per rendere sani e felici i corpi”.

Insieme faremo in modo che l’attenzione viri verso la prevenzione reale e la promozione del benessere, in quanto - in pieno accordo con voi - riteniamo veramente che essa sia il volano che nella medicina potrà veramente ridare la dignità a questo settore così nel centro del mirino e sempre al centro della cronaca nazionale.

Ci avete raccontato come un tempo, in oriente, i medici venivano pagati solo se avevano saputo CONSERVARE IN SALUTE i loro pazienti. Noi saremo faremo ciò che è nel nostro compito istituzionale perché la prevenzione diventi il centro delle attenzioni politiche.>>

Ci sembra importante raccogliere le impressioni di uno degli uomini “in cammino” iscritti al corso che ha così commentato: E’ straordinaria la possibilità che ci è stata data di conoscere di più le donne e la loro “fantomatica” e spesso irrisa “ciclicità”. Abbiamo avuto il dono di una nuova chiave di lettura, felici tra l’altro di avere accanto donne “diverse” che non si fanno scudo della loro ciclicità e del loro “potere femminile”, ma anzi hanno deciso di utilizzarlo il più creativamente possibile sforzandosi, al di là della loro “educazione” di base, e di farlo insieme a noi. Auspico che questi incontri si strutturino presto in un percorso che coinvolga anche gli uomini e soprattutto i padri, perché noi ed il nostro benessere psico-fisico, come spesso è stato ripetuto in questi giorni,e non i modelli consumistici imperanti siano alla base della NUOVA EDUCAZIONE delle nuove generazioni di uomini e di donne rispettosi/e di cui noi tutti siamo responsabili in prima persona.


Sintesi a cura di Donatella Ponterio


 

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