“Lo Stargate una Porta Stellare”
Lo Stargate è una porta stellare. Non è un pianeta, ma una zona “di lancio” per altri pianeti e costellazioni della Sophia University of Rome*. La zona di “accesso” che vogliamo creare passa per le porte interne, per i cancelli di conoscenza che sono inscritti nel nostro corpo e che ci consentono, se li apriamo, di comprendere nuove cose e di accedere a una nuova bellezza. La base del mio lavoro è il “Principio Cosmo-Antropico” enunciato da
"Antonio Mercurio*: “Ad ogni interrogativo che ci poniamo sull’Universo e che, per il momento, non trova risposta nella scienza, ce ne porremo uno eguale che riguardi l’Uomo e la risposta che giudichiamo valida anche per l’Universo”. Anche le più antiche tradizioni orientali affermano che l’Uomo e il Cosmo sono Uno. Perciò ritrovare per l’uomo la memoria delle origini, che per me significa calarsi nella ricerca corporea (nel Microcosmo) della propria “memoria cellulare” (a partire dal “cosmo intrauterino”) consente di rintracciare il proprio “codice stellare” (proprio come avviene nel famoso film “Stargate”) con il quale rendere possibile “il passaggio” nel Macrocosmo con una “mutazione” che permetta di unificare l’Io e il Sé e ne Sé unificare l’Io e il Cosmo. Lo Stargate siamo noi nel nostro corpo magazzino di memorie ancestrali, crocevia di esperienze passate e future, punto di congiunzione tra la nostra eredità genetica e quella mai esplorata e iscritta nel nostro Sé che risiede nel corpo, antenna perfetta tra terra e cielo e “cancello della Memoria”. Lo Stargate è lo spazio dove ti ripulisci nel corpo dai vecchi ricordi e dalle ferite e lasci lo spazio “fisico” alle nuove decisioni e perciò è un campo energetico di auto guarigione psico-fisica. Negli Stargates noi impariamo a diventare quello che la scienza chiama “sistemi superconduttori”, vale a dire un “materiale” che non oppone resistenza al flusso dell’Energia Cosmica che pervade la nostra vita grazie al processo di “continuum energetico”. In questo modo non solo siamo co-creatori del Progetto dell’Universo, ma anche del nostro stato di salute “radiosa” che dall’Energia Cosmica è regolato e possiamo diventare spazio fisico per la Gioia a cui aspiriamo, SOLO CHE DECIDIAMO DI FERMARCI PER CONTATTARLA.
Durante il cammino di sophianalista, in cui si cerca di acquisire gli strumenti per l’esplorazione del proprio essere (specialmente per ciò che concerne le forze dell’Amore e dell’Odio) con la metodologia “stellare” che propone Antonio Mercurio*, non si perde mai di vista la ricerca di affinamento della capacità ricettiva e percettiva per restare in contatto con la Fonte, il Sé Cosmico. Ma è necessario a volte tenere distinte e parallele le due ricerche in attesa di unirle in una sola. Metterle insieme è stata la scoperta più gioiosa della mia vita, e ogni giorno rivela mille meraviglie. Qualunque tecnica si adotti, la meditazione ti offre la possibilità di questo contatto diretto con il Sé ed è la porta di accesso (stargate) all’unificazione interna delle proprie parti attraverso l’Unione con il Tutto. Scientificamente lo stato di meditazione accade quando le onde cerebrali raggiungono una determinata frequenza contemporaneamente nei due emisferi cerebrali, creando uno stato di “allineamento” che produce l’apertura della “porta” di accesso all’energia cosmica. Queste “esperienze”, a differenza di quanto succede nel cammino terapeutico, in cui c’è un coinvolgimento emotivo da parte del ricercatore a volte conscio e a volte inconscio, avvengono in uno stato di distacco interiore, di auto-osservazione dal “centro” del ciclone, dove tutto è immobile. Il centro del ciclone dentro di noi è quel luogo indisturbato di Silenzio dove l’azione principale è l’Ascolto e la Sospensione del giudizio e dove risiede la serenità e la comprensione verso se stessi che man mano che si espande si estende anche agli altri che ci circondano. Secondo la mia esperienza, frutto della sintesi tra la tecnica sophianalitica, il lavoro sul corpo e le meditazioni orientali basate sull’attivazione dei chakras o centri energetici del corpo umano, la meditazione non è uno stato da ricercare ma è uno stato che “accade” attraverso il corpo che custodisce all’interno di esso i “bottoni” giusti per innescare alcuni stati di percezione e di auto guarigione psico-fisica. La pace e la serenità interiore che sono qualità essenziali per seguire con costanza una disciplina dell’Essere come quella che ci propone Antonio Mercurio, sono prima di tutti stati “fisici” che il corpo conosce perfettamente solo che gli si consenta di ritrovarli sotto gli “strati di inquinamento” fisico-cellulare (alimentazione, mancanza di vita di contatto con la natura, inquinamento elettro-magnetico) e mentale-emotivo (eccessiva razionalità o intellettualizzazione, sentimentalismo, eccessiva importanza ai ricordi). Perciò la tecnica unificata di Sophia-Analisi* e meditazione che utilizziamo negli Stargates è centrata sul Sé corporeo, sui ricordi positivi, sull’estasi, sulla capacità di godere delle meraviglie in noi contenute e che evitiamo molto spesso di vedere e di sentire. Gli ormoni secreti durante gli stati di benessere fisico del corpo sono gli stessi che pervedono il corpo durante la meditazione. Solo che superare i conflitti interiori e mettersi direttamente a meditare raggiungendo la calma interiore è molto più difficile che arrivarci attraverso una seduta di danza, di massaggio in acqua o di respirazione vissuti in un gruppo dove si sperimenta insieme e non da soli il contatto con il Sé Cosmico attraverso se stessi e la Natura.
Provate per credere!
*Metodologia di lavoro terapeutico-artistico basata sull’Arte di “amarsi, amare ed essere amati” fondata dal Prof. Antonio Mercurio a Roma negli anni 70 ed utilizzata in tutta Italia e europain più di 20 Istituti associati alla Sophia University of Rome (membro dell’EAP – Europea Association of Psycotherapy)